giovedì 24 ottobre 2013

Perdita di chances? Va provata possibilità effettiva di inquadramento superiore

Riprendiamo da Altalex

Il principio che regola l’onere probatorio in caso di domanda di risarcimento danni per perdita di chance è che il ricorrente ha l’onere di provare, anche facendo ricorso a presunzioni e al calcolo delle probabilità, la possibilità che avrebbe avuto di conseguire il superiore inquadramento.
Così le Sezioni Unite della Suprema Corte che, con la sentenza 23 settembre 2013, n. 21678 hanno respinto il ricorso proposto da alcuni dipendenti del Ministero di Grazia e Giustizia contro la propria Amministrazione, in cui lamentavano il mancato svolgimento delle procedure di riqualificazione previste dal CCNL del comparto ministeri e il conseguente pregiudizio subito da ciascuno in relazione alla progressione in carriera attesa e alla probabilità reale di conseguire il risultato utile.
Dopo aver sbrogliato preliminarmente la questione relativa alla giurisdizione, sollevata in entrambi i gradi di merito dall’Amministrazione convenuta, la Suprema Sezione plenaria, nell’affrontare le doglianze attoree, ha richiamato la giurisprudenza consolidata della Sezione Lavoro sul punto, secondo cui di fronte all’inottemperanza dell’obbligo di predisporre i criteri di selezione degli impiegati necessari per il riconoscimento e l’attribuzione della qualifica superiore da parte dell’ente pubblico/datore di lavoro, in ossequio ai principi generali in tema di responsabilità contrattuale, spetta al singolo dipendente non promosso, che chieda in giudizio il risarcimento del danno da perdita di possibilità di promozione, provare il nesso di causalità tra il detto inadempimento datoriale ed il danno subito.
E’, in altre parole, necessaria l’allegazione e la prova di quegli elementi di fatto idonei a far ritenere che il regolare svolgimento della procedura selettiva avrebbe comportato una concreta, effettive e non ipotetica probabilità di conseguire la promozione.
Pur nella singolarità della fattispecie, le Supreme Sezioni Unite, nella sentenza in epigrafe, hanno inteso dare continuità a tale indirizzo giurisprudenziale, non ritenendo assolto da parte dei ricorrenti tale onere probatorio.

Nessun commento:

Posta un commento